#18 PATRIMONIO, PREGIUDIZI E DECISIONI ERRATE (BIAS)
di Roberto Ferracin | pubblicato il 8 febbraio 2022
In un precedente articolo ho provato ad evidenziare quale possa essere l’utilità dell’affidarsi ad un soggetto terzo, nella fattispecie un Consulente Finanziario, per tutto ciò che è inerente la gestione del Patrimonio.
Ho individuato nel TEMPO DISPONIBILE così come nella MANCANZA DI IDONEI STRUMENTI una prima risposta.
Ma c’è un elemento in più che va considerato: la DIFFICOLTA’ NELL’ESSERE RAZIONALI, e in particolare la difficoltà nell’esserlo quando si ha a che fare con qualcosa, qualunque cosa essa sia, che appartiene a colui che deve decidere.
Faccio un esempio: non sono rari i casi in cui, nel definire le regole della propria successione, ci si fa condizionare da elementi affettivi con la conseguenza che si vanno ad adottare soluzioni non ottimali.
Penso ad un immobile, inefficiente per le sue dimensioni, o per il luogo dove si trova o ancora per criteri costruttivi … non è stato venduto perché storicamente appartenente alla famiglia e in grado di evocare bellissimi ricordi. Questo immobile metterà probabilmente in difficoltà gli eredi quando dovranno deciderne la spartizione. Oppure metterà in difficoltà l’erede al quale l’immobile sarà assegnato. In questo caso la presenza di un soggetto terzo, non emotivamente coinvolto, potrebbe suggerire la miglior soluzione da perseguire
Paradossalmente un Consulente Finanziario, per i propri beni e per i propri affetti, può cadere negli stessi errori anche se la consapevolezza può ridurne gli effetti. Per questo uso sostenere che un Consulente Finanziario avrebbe sempre bisogno di un Consulente Finanziario per la gestione dei propri affari.
In riferimento al tema della RAZIONALITA’, per entrare più nello specifico, vediamo cosa sono BIAS COGNITIVI e EURISTICHE
BIAS COGNITIVI E EURISTICHE
Per quanto riguarda i BIAS riprendo parte del precedente articolo (vedi) nel quale sottolineavo “… l’opportunità (se non la necessità) di affidare a terzi la difesa dai BIAS COGNITIVI … si tratta di costrutti fondati su pregiudizi o su percezioni errate o distorte. 'Convinzioni' errate, spesso utilizzate per prendere decisioni in modo rapido e semplice. Sono causa di comportamenti involontariamente condizionati, che, se non corretti, portano a commettere gravi errori di valutazione che impattano nella vita di tutti i giorni. E in ambito investimenti questo può essere molto sconveniente. Correggere i BIAS può essere molto complesso perché sono legati all’emotività delle persone. Molto più probabile un buon risultato se a contrastare le emozioni, e a guidare verso la razionalità, è una persona estranea (per quanto vicina), poco o per nulla coinvolta, o comunque coinvolta in modo diverso …”
I BIAS possono essere considerati pregiudizi, fondati su cose mai viste o di cui non si è mai avuto esperienza.
Per quanto concerne le EURISTICHE sono invece procedimenti usati dalla mente in modo intuitivo e sbrigativo, scorciatoie mentali, escamotage, che permettono di costruire un’idea approssimativa su un argomento senza richiedere troppi sforzi cognitivi. Sono strategie veloci utilizzate di frequente per giungere rapidamente a delle conclusioni. Permettono di avere accesso a informazioni immagazzinate nella memoria.
Riassumendo :
EURISTICHE : scorciatoie comode e rapide estrapolate dalla realtà che portano a veloci conclusioni
BIAS COGNITIVI : euristiche inefficaci, pregiudizi astratti, non fondati su dati di realtà, che si acquisiscono a priori senza essere sottoposti ad alcuna critica o giudizio che potrebbe metterli in discussione.
Gli individui fanno ampio uso delle EURISTICHE, spesso mettendo in secondo piano il ragionamento logico
Tornando all’esempio dell’immobile ‘di famiglia’ caduto in successione, l’errore di valutazione circa la possibile vendita dello stesso è causato da un BIAS, nella fattispecie quello conosciuto come “EURISTICA AFFETTIVA” … Quando dobbiamo prendere delle decisioni, ancor più se in modo rapido, tendiamo a basarci sulle emozioni che stiamo vivendo in quel preciso momento.
BIAS e EURISTICHE conducono a distorcere la realtà.
Le emozioni che ognuno prova, il ricordo di emozioni provate, la storia personale di ognuno, le esperienze, condizionano. Ognuno di noi è dominato dal pregiudizio, ognuno ha delle proprie ‘mappe mentali’ e in molte decisione c’è lo zampino di un BIAS o di una EURISTICA. Ogni nostra decisione o azione rischia di essere influenzata dal pregiudizio anziché dalla valutazione razionale del singolo caso che stiamo vivendo.
Ognuno di noi, per risolvere problemi di scelta molto complessi, tende ad utilizzare regole intuitive. In tal modo può sembrare molto facile stimare la probabilità che un evento accada … ma in verità le scorciatoie utilizzate conducono spesso a commettere errori
A volte le decisioni che prendiamo ci portano fuori strada, altre volte accade invece che, in modo fortuito, la ‘scorciatoia‘ (cioè l’utilizzo della soluzione già da tempo codificata, che abbiamo parcheggiato nel nostro cervello per ogni futuro uso) possa rivelarsi buona. E quando ciò accade non fa altro che dare maggior forza alla convinzione di aver operato una scelta logica. E a fronte di una stessa situazione, nel futuro, agiremo di nuovo allo stesso modo
BIAS, EURISTICHE E FINANZA
Il tema degli investimenti prevede in qualche modo la proiezione del presente nel futuro. Occorre fare qualcosa oggi per ottenere qualcosa domani. All’obiettivo si giunge attraverso un percorso fatto di ostacoli che occorre nel tempo fronteggiare e rispetto ai quali occorre trovare soluzioni. L’idea di conoscere il futuro è allettante, eviterebbe certamente stati di ansia.
A freddo, se si domanda ad un investitore se conosce il futuro la risposta probabilmente è “no”.
Ma cosa accade quando si tratta di decidere su vendite o acquisti?
Quanto è probabile che le azioni della TELECOM crollino?
Qual è la probabilità che il mercato della CINA ricominci a salire?
Non lo sappiamo, certo, … ma ognuno si costruirà un’idea soggettiva in merito. E questa idea quale origine ha ?
Entriamo nel dettaglio di alcuni BIAS COGNITIVI ed EURISTICHE guardando in particolare tra quelli che possono condurre a decisioni errate in ambito finanziario
15 BIAS CHE INFLUENZANO LE SCELTE FINANZIARIE
PUNTI DI VISTA
L’“EURISTICA DELLA DISPONIBLITA’” è una “scorciatoia” con la quale un investitore tende a giudicare la probabilità che un evento si verifichi, sulla base della facilità con cui riesce a ricordare eventi simili avvenuti in passato, quindi sulla base della DISPONIBILITA’ di informazioni nella sua memoria.
Si ricordano più facilmente avvenimenti più recenti e quindi si pensa che gli stessi avvenimenti abbiano maggiori probabilità di verificarsi in futuro
Si ricordano più facilmente le esperienze personali e quindi si tende ad attribuire ad esse troppo peso. E’ questa una pessima guida per la gestione dei risparmi perché favorisce sistematicamente ciò che è noto sulla base delle proprie limitate esperienze.
Se si domanda ad un gruppo di investitori quale sia la probabilità di assistere ad un crollo del mercato la risposta varia molto in base al fatto che nel recente passato si sia verificato o meno un crollo e in base alla sua entità. Il fatto che si sia verificato rende un investitore poco propenso ad un nuovo investimento.
Un esempio: tornando indietro di qualche decennio, pochi avrebbero detto con certezza che l’acquisto di un Picasso sarebbe stato un buon investimento per il futuro; la maggior parte delle persone allo stesso modo avrebbero scommesso sulla continua salita dei prezzi delle case. Sappiamo come sono andate le cose … ma da dove nasce la diversa confidenza nell’una o nell’altra forma di investimento? Dall’esperienza personale : “… finora ho guadagnato con gli immobili, quindi gli immobili saranno un buon investimento …”
DI TUTTA L’ERBA UN FASCIO
Altra distorsione cognitiva è quella conosciuta come “EURISTICA DELLA RAPPRESENTATIVITA’”
E’ la tendenza a creare uno stereotipo. A ragionare per categorie.
La mente umana categorizza ogni cosa. Ed è portata ad attribuire alla cosa le stesse caratteristiche della categoria che nella sua mente rappresenta.
La rappresentatività è fonte di errori in quanto gli stereotipi danno raramente utili informazioni.
Un esempio ricorrente: immagina che ti presentino tre nuove persone e che in precedenza ti avessero detto che una di loro era un’insegnante in una scuola materna. Dopo una breve conversazione, due di loro dicono che non amano i bambini, mente l’altra dice il contrario. Penserai, per effetto della rappresentatività, che la persona che ha detto che le piacciono i bambini è l’insegnante.
Allo stesso modo un investitore può presumere che una buona azienda faccia senza possibilità di errore dei buoni investimenti. Oppure un investitore può ancor oggi prendere le distanze da una soluzione potenzialmente risolutiva di un problema, da lui mai utilizzata, solo perché nella sua mente fa parte di una categoria che nel passato è stata all’origine di una esperienza negativa.
NE HO SENTITO PARLARE … LO CONOSCO BENISSIMO
Questa distorsione è conosciuta come BIAS DELL’ANCORAGGIO
Dovendo fare delle valutazioni su ciò che è poco conosciuto, si tende a cercare un’ANCORA, dalla quale, per approssimazione, ricavarne la valutazione
Un’ancora può essere ad esempio un dato conosciuto, ormai superato, relativo alla cosa che dobbiamo ora valutare, che torna alla ribalta nella nostra mente ed influenza la nostra valutazione.
Un investitore spesso basa le sue decisioni su dati e statistiche talvolta irrilevanti. Ad esempio, un investitore potrebbe “ancorarsi” ad un certo settore d’investimento, ad un determinato titolo o ad un certo valore di riferimento, continuando a ritenerlo valido o fruttuoso nel tempo senza considerare il cambiamento di condizione e/o contesto nel tempo intervenuti.
L’ancoraggio nasce spesso da dinamiche affettive: si tende ad esempio a fare affidamento su consigli che provengono da parenti, amici o comunque persone che non dispongono di alcun mezzo di analisi
Più incerto è il valore della cosa da valutare più è probabile che risulti importante la suggestione e, quindi, maggiore sarà il peso dell’ancoraggio nella determinazione del giudizio
SO IO COME FARE
Si tratta dell’OVERCONFIDENCE BIAS
Un eccesso di considerazione delle proprie capacità che, in finanza, porta spesso a fare investimenti non razionali. Tendiamo a sovrastimare le nostre capacità e a godere di un'eccessiva fiducia nei nostri confronti e nelle nostre abilità
Ad esempio un investitore valutando un investimento, spesso sovrastima le proprie abilità e ignora alcune informazioni che potrebbero avere un effetto negativo sull’investimento stesso. Oppure potrebbe movimentare troppo il suo portafoglio titoli perché ritiene di avere abilità speciali o informazioni che altri non hanno. Oppure potrebbe sottostimare il rischio che il proprio investimento possa perdere valore.
EFFETTO STRUZZO
È un errore cognitivo che si verifica maggiormente proprio nel settore finanziario e consiste nell'esclusione e nel non tenere in considerazione le informazioni negative o i potenziali pericoli, mettendo, appunto, la testa sotto la sabbia come uno struzzo, nell'inutile tentativo di proteggerci (da qui, deriva il nome del BIAS).
ORMAI … DOVEVO FARLO PRIMA !
Una distorsione conosciuta come EFFETTO DISPOSIZIONE. Indica la tendenza di alcuni investitori a vendere i titoli che nel tempo hanno acquisito valore rispetto al prezzo di acquisto, conservando invece i titoli che lo hanno perso. In pratica si mantengono gli investimenti perdenti e ci si libera dei vincitori
Le scelte dovrebbero essere motivate da considerazioni sull’andamento futuro dei titoli e non su ciò che è passato. La scelta di liquidare un titolo che sta guadagnando può essere razionale, ma in virtù delle prospettive future. Per lo stesso motivo può essere razionale la scelta di liquidare un titolo che sta perdendo.
Il prezzo di acquisto di un titolo non dovrebbe influire sulle scelte
NESSUN RAMMARICO …
Spesso si conservano invece i titoli in perdita per evitare il rimpianto causato dall’avere, nel passato, scelto un titolo poi rivelatosi perdente: vendere una posizione in perdita equivale per l’investitore ad ammettere di aver sbagliato investimento; allo stesso tempo, realizzare dei guadagni “dimostra” di aver avuto ragione.
Questa distorsione tende addirittura limitare la capacità di diversificazione, perché diversificare significa automaticamente rinunciare a parte di quei titoli che il tempo indicherà vincenti
… MAL COMUNE MEZZO GAUDIO
Allo stesso modo si tende a imitare i comportamenti della massa, quasi a voler condividere la responsabilità di una scelta eventualmente sbagliata. Fenomeno conosciuto col termine HERDING BEHAVIOUR (o EFFETTO GREGGE)
PERDERE 10 O GUADAGNARE 20 : STESSA REAZIONE EMOTIVA
Fenomeno conosciuto come ASIMMETRIA DI GUADAGNI E PERDITE
Beni e vantaggi che possediamo o acquisiamo non li sentiamo ne apprezziamo veramente ma semplicemente pensiamo che le cose debbano essere così. Solo nel momento in cui li abbiamo persi sentiamo il loro valore. Il dolore della perdita di valore dei nostri titoli è più grande della soddisfazione che proviamo per un incremento di pari entità. Ricordiamo più a lungo una perdita che non un pari guadagno. Ecco perché in pochi hanno approfittato della ripresa dei mercati partita nel 2009.
VEDI CHE AVEVO RAGIONE?
Con il termine CONFIRMATION BIAS si indica quella distorsione caratterizzata dalla tendenza dell’investitore, dopo aver effettuato una scelta, a cercare evidenza della bontà della propria decisione, ignorando, per contro, l’importanza di quelle informazioni che conducono a conclusioni opposte
NON E’ COLPA MIA
E’ abbastanza comune la ricerca da parte dell’investitore di un fattore esterno sul quale far ricadere la responsabilità di una scelta sbagliata. Fenomeno conosciuto come ATTRIBUTION BIAS. Una perdita finanziaria produce un senso di malessere generato dal rammarico di aver sbagliato. L’investitore che di norma attribuisce a sé i meriti per le operazioni chiuse in utile, al fine di combattere il senso di malessere attribuisce a terzi o a fattori esterni la causa di perdite. Caso evidente è quando l’investitore accusa il proprio consulente nel momento in cui il rendimento del suo portafoglio non è quello che si aspettava.
UN PO' DI QUA E UN PO' DI LA
Fenomeno conosciuto come ALLOCAZIONE NAIVE
In economia comportamentale, è la tendenza istintiva a investire determinate risorse suddividendole equamente in più opzioni, senza fare alcun affidamento a modelli matematici o calcoli più razionali
Questo aspetto fa parte più della sfera tecnica e riguarda il tema della diversificazione. La diversificazione tipicamente conosciuta dall’investitore non è detto sia una buona diversificazione, in quanto difficilmente considera la correlazione tra i diversi strumenti utilizzati. Se tutti gli strumenti tendono a muoversi nello stesso momento nella stessa direzione, la diversificazione non è utile
TE LO AVEVO DETTO
O SENNO DI POI … corrisponde all’analisi retrospettiva degli eventi che porta a sovrastimare la possibilità di previsione degli stessi
COME HO POTUTO?
Quante volte dopo aver operato una scelta assolutamente coerente nei tempi e modi, meditata e in linea con i propri obiettivi dichiarati, col passare del tempo nell’investitore sorge ripensamento e insoddisfazione?
E’ la tipica e frequente situazione nella quale gli obiettivi di lungo periodo (o comunque quelli in linea con l’orizzonte temporale predefinito) vengono dimenticati e l’investitore prende a concentrarsi sui risultati di breve
Ci si aspetta dall'investimento risultati simili a queli realizzabili dai cosiddetti asset "extra rendimento", ma con il rischio titpico della Liquidità
E’ una delle situazioni che genera maggior tensione nel rapporto investitore / consulente
MOGLIE E BUOI …
Con termine di HOME BIAS si indica quella distorsione che fa si che si prediliga quel che ci è familiare, che il più delle volte è qualcosa “di casa”. Una distorsione fortissima in Italia almeno fino a qualche tempo fa. L’attaccamento al buon vecchio titolo di stato rigorosamente italiano ne è un esempio.
CONCLUSIONI
Quelli esaminati sono solo una piccola parte di BIAS e EURISTICHE ad oggi ‘codificati’ che spesso condizionano a nostra insaputa la nostra mente e quindi il nostro modo di agire. E nella maggior parte dei casi il condizionamento non è positivo
Con il mio lavoro vivo ogni giorno situazioni nelle quali l’influenza dei BIAS è evidente
Come dicevo ad inizio articolo, riconosco la loro presenza anche nella mia sfera personale. A contrastarne l’influenza mi aiuta la consapevolezza, avendo ben fissati nella mia mente i comportamenti correttivi da (provare a) mettere in atto per i clienti.
Resta il fatto che anche per me, quando si tratta dei miei beni e dei miei affetti, non è così semplice non farsi condizionare dall’emotività.
La ricerca della razionalità resta comunque uno dei maggiori campi di applicazione della consulenza finanziaria
Alcuni approfondimenti sull’argomento :
CONSOB : Errori e trappole comportamentali
STATE of MIND : Bias e Euristiche
HCE UNIVERSITY : i 200 principali BIAS cognitivi
Se credi che alcuni BIAS ed EURISTICHE tra quelli citati, rispecchino alcune situazioni che hai vissuto e se hai riscontrato difficoltà a sottrarti alle influenze negative di pregiudizi irrazionali …
… chiamami, scrivimi o LASCIAMI I TUOI DATI nel box sotto predisposto.
SENZA ALCUN IMPEGNO potremmo confrontarci su un argomento molto importante che può contribuire a darti maggiori certezze e ad aumentare la tua serenità