#19 EREDITA' DIGITALE (1 di 2)
di Roberto Ferracin | pubblicato il 27 febbraio 2022
Era il 2003 qundo l'UNESCO nella sua Carta per la conservazione del patrimonio digitale (scarica) UNESCO evidenziava come risorse di informazione e espressione creative venivano sempre più prodotte, distribuite, rese accessibili e mantenute in forma digitale. Metteva in guardia dal rischio che tale patrimonio digitale potesse andare perduto, ne evidenziava l'opportunità di conservazione, ricordando che la scomparsa di qualunque forma di patrimonio è un impoverimento
CONTESTO
La DIGITALIZZAZIONE, altrimenti chiamata trasformazione digitale, o metamorfosi digitale, è termine ormai comune ed ha origini ormai lontane.
Ha già stravolto la nostra vita, anche se spesso dimentichiamo.
Pensiamo alle fotografie, all’archiviazione di documenti di ogni genere, all’internet banking, a tutti gli acquisti on line, alle criptovalute, all’impronta digitale quale chiave di accesso ai servizi, … Tempo fa ‘nel’ telefono non c’erano altro che componenti elettrici … ora quante ‘cose’ abbiamo ‘nel’ nostro smartphone? E nella nostra chiavetta USB? e nel nostro hard disk? e sul cloud?
L’approccio a questo nuovo mondo è differente per le diverse GENERAZIONI. Se la cosiddetta GENERAZIONE Z è la prima nativa digitale, se i cosiddetti MILLENIALS hanno ormai molta familiarità con il digitale, se la GENERAZIONE X si arrabatta … la generazione dei BABY BOOMERS è mediamente in difficoltà
Gli anziani soprattutto, ma non solo, in altre parole, sono confusi e travolti dall’era digitale e da tutto ciò che ne consegue
Può essere un problema l’uso del digitale, possono esserlo le facili truffe, può esserlo la non conoscenza dei nuovi “diritti digitali”: il diritto all’accesso, il diritto alla privacy, il diritto alla disconnessione, il diritto all’EREDITA’ DIGITALE e il diritto all’oblio. Si ha il diritto di decidere che TUTTO ciò che si fa in vita debba SCOMPARIRE con la morte … si ha allo stesso modo, e al contrario, il diritto di DISPORNE.
Può essere infine un problema la non consapevolezza del dover gestire, in vita, anche un PATRIMONIO DIGITALE. Già! Molto spesso di vero e proprio patrimonio si tratta.
Fotografie, opere letterarie e diritti di autore, criptovalute (la tutela delle quali in caso di successione è tutt’altro che semplice) … somme accantonate in sistemi di pagamento come satispay o paypall …
E se di patrimonio si tratta, come non pensare a trasmetterlo ai propri eredi?
L’EREDITA’ DIGITALE è ormai interesse di professionisti, famiglie, associazioni, comunità, aziende.
Il fenomeno è tutt’altro che di poco conto … una ricerca ha evidenziato che in Inghilterra (ad esempio) si contano 130 account aperti per ogni individuo … anche se poi quelli utili vanno dai 10 ai 20.
COS’E’ IL PATRIMONIO DIGITALE?
Possiamo distinguere tre componenti
- BENI DIGITALI
- ACCOUNT ON LINE
- SUPPORTI FISICI DI ARCHIVIAZIONE
BENI DIGITALI
Sono proprietà del titolare. Sono documenti informatici contenuti all’interno di un dispositivo digitale come ad esempio email, file di testo, file immagini, file video, file audio ...
Il contenuto può avere valenza affettiva oppure patrimoniale e avere un valore economico intrinseco
Tra i beni con valore affettivo:
- le fotografie, filmati e registrazioni di famiglia
- le memorie, i diari e gli scritti personali
- la corrispondenza elettronica
- le conversazioni digitali (su social network, smartphone, ecc.)
Tra i beni con valore economico patrimoniale
- criptovalute
- fotografie fatte da un fotografo professionista
- progetti di un architetto
- traduzioni di un professionista
- disegni di invenzioni suscettibili di brevetto
- marchi
- software
- opere letterarie
- programmi per elaboratore
- film e musica digitale
- e-books
ACCOUNT
E' un insieme di funzionalità, strumenti e contenuti attribuiti ad un 'utente' che il 'gestore' mette a sua disposizione.
Per utente, si intende la persona fisica o giuridica che stipula il contratto di servizio per accedere alle funzionalità della 'piattaforma'; per gestore, la persona fisica o giuridica che mette a disposizione la piattaforma virtuale e/o la amministra e con la quale l’utente stipula il contratto di servizio per accedere alle funzionalità. Il gestore può essere un social, una banca, o tutti quei fornitori si servizi on line che richiedono la 'registrazione' ...
Attraverso le funzionalità della piattaforma l'utente, tra le altre cose, può creare o spostare nell'account beni digitali che il gestore memorizza e custodisce in base a quanto previsto da contratto
Il gestore riconosce l'utente da associare all'account attraverso le chiavi di accesso, per mezzo delle quali riconosce l'identità e rende accessibili e da lui gestibili i suoi dati e le sue informazioni.
Gli account sono proprietà del gestore. Il gestore tipicamente concede in comodato all’utente ACCOUNT e PASSWORD. Tra gli account possono avere valore patrimoniale gli exchange di criptovalute o gli account dei sistemi di pagamento quali paypall.
SUPPORTI DI ARCHIVIAZIONE
Possono essere fisici come Hard Disk, USB, Dischi esterni oppure virtuali come il CLOUD
Una caratteristica comune a tutti i cespiti digitali sono le CREDENZIALI SEGRETE di ACCESSO che sono chiavi virtuali (ma non beni digitali) che permettono di usufruire dei BENI e degli ACCOUNT
QUALI ATTENZIONI PER IL PROPRIO PATRIMONIO DIGITALE
Perché è necessario dedicare attenzione al proprio patrimonio digitale?
Senza dubbio perché una buona organizzazione permette di risparmiare tempo spazio e stati di ansia … ma c’è un aspetto dal quale non si può più prescindere: un’equazione da fissare bene nella propria mente:
PATRIMONIO : SUCCESSIONE = PATRIMONIO DIGITALE : SUCCESSIONE DIGITALE
Questo è il punto! La successione! O comunque la trasmissione agli eredi parziale o totale del patrimonio digitale
La successione è un problema non semplice ma è meno complessa se la si prepara, allo stesso modo la successione digitale, se ben preparata, può rivelarsi indolore
- Intanto è importante che ognuno, in vita, provveda all’organizzazione e alla semplificazione del suo mondo digitale. Occorre avere piena consapevolezza del proprio mondo digitale e occorre mettere in atto ogni comportamento affinché nulla possa andare involontariamente perduto. Occorre pensare a ogni evenienza. Occorre fare il possibile, ad esempio, per ridurre al massimo le proprie tracce in rete evitando un inutile proliferare di account dei quali si rischia di perdere le chiavi di accesso. Cancellare in tempo utile ciò che si può cancellare riducendo al massimo impatto ambientale e perdite di tempo (a proposito, ti sei mai chiesto quale impatto ambientale si produce con una sola email? una mail da un solo megabyte consuma 20 grammi di Co2).
- Individuare cosa dovrà essere trasmesso ai propri eredi (valori economici e istruzioni utili)
- Individuare cosa NON dovrà essere consegnato
In ottica successoria ma non solo, i beni digitali conservati nel caos costituiscono un rischio, mantenuti e gestiti in modo adeguato diventano un patrimonio
... E attenzione all'obsolescenza degli strumenti hardwere e software con i quali i beni digitali vengono creati ...
COME CONSERVARE I BENI DIGITALI
I beni digitali possono trovarsi su supporto fisico oppure on line. In ottica successoria, se un supporto fisico può essere più facile da individuare, un dato on line lo è molto meno. Oltre a non sapere dove si trova un dato digitale, se non se ne ha notizia, è molto probabile neppure sapere che esista. Oggi le nostre abitudini ci conducono inevitabilmente verso la separazione tra supporto fisico e dato digitale: la necessità che il dato sia sempre a portata di mano non deve costringerci ad avere sempre on noi il supporto fisico … nasce quindi il bisogno dell’archiviazione on line, di beni digitali raggiungibili da qualsiasi luogo e attraverso qualsiasi supporto.
I beni digitali oggi possono essere affidati per la custodia a terzi che vi provvedono attraverso i loro supporti fisici. Ad essi è possibile connettersi in ogni modo e da qualunque luogo.
Il problema della custodia passa in qualche modo dal bene alla chiave …
Il cosiddetto ‘CLOUD’ custodisce il dato, possiede il supporto sul quale è organizzato, possiede l’infrastruttura di accesso. Il bene digitale resta proprietà del titolare che avrà bisogno delle chiavi (o codici) di accesso per accedervi
Più complesso, ad oggi, se si parla di blockchain e di beni digitali memorizzati in essa. Con la blockchain elemento imprescindibile è la chiave privata di accesso. Il servizio è decentralizzato, il supporto fisico non è posseduto da nessuno (o meglio lo è da tutti), l’infrastruttura è decentralizzata. E’ la detenzione della chiave privata che permette di firmare le transazioni, determinando il possesso del bene digitale (Vedi BLOCKCHAIN)
La chiave può essere detenuta personalmente, o può essere custodita dal cosiddetto exchange. Ci sono exchange che generano la chiave primaria e la affidano all’utente, altri che la custodiscono dando all’utente un USER ID e una PWD di accesso
Se la deteniamo noi abbiamo il massimo grado di sicurezza, così non è se la stessa è nelle mani del service providers. A volte i service providers vengono violati e il patrimonio digitale è compromesso.
Ma Blockchain non è solo criptovalute, è ormai anche tokenizzazione: si tratta della trasformazione e rappresentazione di un bene su blockchain … qualsiasi tipo di bene … collezionismo, beni immateriali come tweet, post, email, possono essere memorizzati su blockchain ... figurine, diamanti digitali … opere d’arte … Sempre più si sente ad esempio parlare di SMART CONTRACT (in italiano 'contratto intelligente') e NFT (una sorta di certificato di proprietà su opere digitali )
Si comprende come le chiavi debbano essere sicure, conservate in modo sicuro e possibilmente non pubblico.
COS’E’ L’EREDITA' DIGITALE
L’EREDITA’ DIGITALE è l’insieme dei lasciti digitali di un soggetto al cui contenuto, custodito in supporti fisici o virtuali, è possibile accedere solo attraverso delle credenziali (chiavi o codici di accesso).
Se non si lasciano i codici di accesso agli eredi, gli eredi saranno tali solo sulla carta
I codici di accesso servono per accedere ai supporti fisici (al PC, al tablet, al cellulare …) e poi ai vari account.
COME PREPARARE L’EREDITA’ DIGITALE
Occorre mettere in atto ogni comportamento volto a garantire che anche i beni digitali possano giungere agli eredi. Non è semplice ricostruire il patrimonio digitale di un individuo se questi non lo ha organizzato e se non ha lasciato specifiche istruzioni.
Azzerare il traffico inutile è senza dubbio importante, così come cancellare i profili i social che in alternativa possono essere trasformati in commemorativi
E’ importante fornire istruzioni chiare sul come l’EREDITA’ DIGITALE debba essere gestita
Deve essere molto chiaro a chi la dovrà gestire
- quali sono i beni digitali dei quali si dispone
- quali sono i beni che NON devono essere tramandati (ad esempio gli account social, le email …)
- quali sono i beni che devono essere tramandati (ad esempio le fotografie, le memorie di lavoro, gli account bancari, le criptovalute …)
- l’indicazione circa a CHI devono andare
Tutto ciò si traduce in:
- tenuta di un inventario aggiornato
- predisposizione di un Mandato post mortem exequendum (successivo articolo)
Così facendo sarà semplice pensare a come destinare all’oblio parte dei nostri beni, e alle persone da noi individuate la parte restante.
Tutto questo è utile per proteggere la propria immagine per sempre, assicurare l’eredità agli eredi e i ricordi affettuosi ai propri cari.
Vedi altri articoli inerenti :
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Una donazione non è per sempre 1 di 2
Una donazione non è per sempre 2 di 2
Nel prossimo articolo :
- EREDITA’ DIGITALE: CASI
- COME SI PIANIFICA LA SUCCESSIONE DIGITALE
- LA LEGGE
- CONCLUSIONI
- BIBLIOGRAFIA
- STATISTICHE
Il tema dell' EREDITA' DIGITALE rientra ormai a pieno diritto nel concetto di PIANIFICAZIONE FINANZIARIA (per saperne di più), indispensabile per la tua serenità.
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