#8 BITCOIN & BLOCKCHAIN (2 di 2)

Una sola settimana per vedere ridurre del 20% il suo valore. Il pessimismo ha preso ora il posto dell’ottimismo. Forse ancora una volta sarà solo per qualche tempo, per qualche giorno. La sensazione che nelle ultime settimane stava prendendo piede era che del Bitcoin “occorre sopportare la volatilità ma nulla è più ‘come prima’ e il destino è ormai quello di un ruolo importante nel futuro delle nostre abitudini”.

Tesla Mastercard Apple a portare il Bitcoin sugli scudi, poi Janet Yellen a spegnere gli entusiasmi.

L’attenzione sul Bitcoin è però ormai consolidata e difficilmente la criptovaluta tornerà ad assumere un ruolo marginale per i media e, chissà, per la società. 

Si avvicinano i piccoli investitori (‘piccoli’ per identificare quelli diversi dagli istituzionali), si riempiono le pagine dei giornali, vi si dedicano le testate giornalistiche televisive.

Ma la risposta alla domanda “Cos’è il Bitcoin” è ancora alquanto confusa

In  #7 BITCOIN & BLOCKCHAIN (1 di 2) si è esplorata la tecnologia a monte di Bitcoin, BLOCKCHAIN, senza la quale Bitcoin non potrebbe esistere e che, forse, è la vera idea rivoluzionaria. Non c’è BITCOIN senza Blockchain, ma … proviamo ad esplorare più in profondità la ‘Criptovaluta’

 

 

Nel 1988 l’ Economist, un settimanale inglese di informazione economica,  pubblicò un articolo nel quale prevedeva che da li a trent’anni sarebbe stata coniata una nuova moneta comune …

The Economist magazine cover for January 9th, 1988. 


 

QUANDO NASCE IL BITCOIN

 

Di anni, da qual lontano 1988 ne sono passati solo 20 in verità

Il Bitcoin nasce infatti nel 2008, anno della crisi Lehman Brothers, e anno dell’inizio del QE o Quantitative Easing, un termine ormai familiare col quale si identifica l’azione di una Banca Centrale volta all’aumento della moneta circolante per ovviare a situazioni di crisi.

Ancor oggi non si conosce il vero inventore del Bitcoin, o meglio non si sa che realmente si nasconda dietro lo pseudonimo di Satoshi Nakamoto, riconosciuto come il papà della criptovaluta. Con lui nasce infatti il ‘codice’ che descrive caratteristiche e ogni dettaglio inerente il funzionamento della nuova criptovaluta. Nakamoto ha pensato a tutto, dall’origine del primo Bitcoin fino ad arrivare all’emissione dell’ultimo Bitcoin : il numero 21.000.000.  Con Nakamoto nasce anche la ‘tecnologia’ indispensabile per il funzionamento del sistema Bitcoin : Blockchain. Proprio l’L’associazione tra Bitcoin e Blockchain genera ancora qualche equivoco tra i non addetti ai lavori.

Per Blockchain rimando all’articolo precedente

L’idea di Nakamoto era quella di creare una nuova moneta, una moneta certamente non fisica ma digitale, unica per tutto il mondo, una moneta disintermediata cioè utilizzabile senza intermediari quindi senza alcun intervento o mediazione di banche e istituti finanziari, una moneta decentralizzata cioè non legata ad una istituzione avente il compito di emetterla ma in realtà emettibile da chiunque.

 

 

COS’E’ OGGI BITCOIN ?

Qualcuno lo considera una Materia prima (Commodity), tanto che viene definito oro digitale

Certo è che ad oggi l’altissima volatilità, cioè la repentina variazione del suo valore nel tempo, che ha registrato e che registra, ne mette ancora in discussione il ‘valore monetario’ e quindi il ruolo che secondo il suo ideatore il Bitcoin avrebbe dovuto avere.

Il Bitcoin è comunemente considerato una criptovaluta, derivazione del termine inglese cryptocurrency. Criptografia e Valuta : una rappresentazione digitale di valore basata sulla crittografia. Per Bitcoin la crittografia è fondamentale sia per la convalida delle transazioni che per la sua stessa generazione.

Bitcoin è definito moneta digitale. Digitale lo è certamente : Bitcoin fisicamente non esiste. E’ un codice. Conservato in un ‘deposito digitale’ che altro non è che un secondo codice. Una transazione in Bitcoin si consuma con il trasferimento di alcuni ‘CODICI Bitcoin’ da un ‘CODICE DEPOSITO’ ad un altro.

Il sistema è reso verosimilmente sicuro dalla struttura BLOCKCHAIN

Se non si è MINER, cioè estrattori, cioè creatori di Bitcoin, il modo per operare in Bitcoin è quello di scambiare denaro fisico con Bitcoin (acquistare Bitcoin), ottenere un CODICE DEPOSITO sul quale saranno ‘depositati’ i propri Bitcoin ed avere accesso alla rete BLOCKCHAIN di Bitcoin.  I depositi menzionati sono i cosiddetti WALLET

Ma al di là della definizione, una domanda ricorrente è : il Bitcoin è realmente una moneta ?

Quali sono le differenze rispetto alla MONETA così come storicamente conosciuta ?

La MONETA è unità di conto, Bitcoin con la sua volatilità non si può dire lo sia. Difficile misurare valore, quando a parità di valore dell’oggetto di misurazione, il valore del Bitcoin può assumere valori così differenti a distanza di poco tempo. Non si può fissare il prezzo di un Kg di pane in Bitcoin, il Bitcoin non è quindi unità di conto

La MONETA è mezzo di scambio, accettata in cambio di altri beni con la presunzione che chi la riceve la possa riutilizzare per altri successivi scambi. Questo processo è entro certi limiti garantito da istituzioni. Bitcoin può esser considerato mezzo di scambio. Si può scambiare un Kg di pane con un certo numero di Bitcoin

La MONETA è mezzo di pagamento riconosciuto grazie ancora una volta alla stabilità del suo valore essendo che un pagamento può essere anche differito nel tempo. Il Bitcoin usato come mezzo di pagamento è ad oggi altamente inefficiente

La MONETA è riserva di valore perché grazie alla capacità di conservare in linea di massima il proprio valore si presta ad esser conservata per usi futuri al riparo dal rischio deterioramento.  Il Bitcoin non da alcuna certezza. Chi lo utilizza come riserva lo fa perché prevede crescita esponenziale e non stabilità. Il rischio è quello di vedere diminuire di valore le riserve costituite.

Ad oggi quindi il Bitcoin si può dire non abbia le caratteristiche proprie della MONETA, è forse più un mezzo di scambio digitale

 

 

CARATTERISTICHE DEL BITCOIN

 

Disintermediazione

Il suo utilizzo non prevede la presenza di intermediari

Il concetto è quello del passaggio di mano in mano. In Bitcoin le transazioni avvengono senza identificare la persona fisica mittente o destinataria, non esistono elenchi di paesi con restrizioni, e non esiste alcuna limitazione ai beni o servizi oggetto delle transazioni. Non ci sono limiti giornalieri, o mensili, non servono autorizzazioni per trasferire Bitcoin. I trasferimenti sono definiti come un cambio di proprietà della valuta e vengono effettuati senza la necessità di un ente esterno che debba fare da supervisore tra le parti. In questo contesto Bitcoin può essere tassello di uno scenario estremo caratterizzato dal dominio di FinTech e TechFin. Le caratteristiche di disintermediazione, decentralizzazione, tracciabilità dei trasferimenti, trasparenza e verificabilità del registro, immutabilità del registro, programmabilità dei trasferimenti, fanno pensare ad un mondo potenzialmente privo di banche, notai, istituzioni finanziarie e così via.

  

Decentralizzazione

Nulla a che vedere con il sistema di emissione delle monete tradizionali (Euro, Dollaro, Sterlina …), emesse dalle Banche Centrali con l’attività di emissione che è nelle mani di UNA istituzione. Il numero di emittenti di Bitcoin è potenzialmente INFINITO. Il Bitcoin può essere creato da chiunque abbia la possibilità di dotarsi di strumenti tecnologici ad alte prestazioni. Gli emittenti, o creatori, o estrattori di Bitcoin sono i cosiddetti MINERS (minatori) e l’attività di creazione del Bitcoin è detta MINING (estrazione). I Miners, particolari nodi della rete Bitcoin, hanno la capacità (data dalle risorse tecnologiche a loro disposizione) di svolgere il processo di verifica delle transazioni in Bitcoin. Ogni Miners è in competizione con tutti gli altri per riuscire a verificare per primo una transazione. La verifica di una transazione (attraverso la risoluzione di un complesso algoritmo) è infatti attività remunerata. Tale remunerazione si traduce nella generazione di un certo numero di Bitcoin che da qual momento sarà proprietà del validatore. La generazione di Bitcoin ad opera dei Miners è l’unica via di generazione di Bitcoin

A causa della natura decentralizzata del metodo di creazione nessuno può controllare il valore del Bitcoin e lo stesso è semplicemente regolato dalla domanda e dall’offerta

Il processo di generazione del Bitcoin non può prescindere da BLOCKCHAIN, che è un altro elemento fondamentale e caratterizzante

 

BLOCKCHAIN

La rete BLOCKCHAIN con tutti i suoi nodi, funziona come un REGISTRO TECNOLOGICO CONDIVISO NON MODIFICABILE. E’ alla base dell’esistenza del Bitcoin

Ogni transazione, ogni SCAMBIO DI Bitcoin, ogni passaggio di proprietà di un Bitcoin viene registrato nella rete Blockchain di Bitcoin

In Blockchain le transazioni sono raccolte in BLOCCHI. Dal primo BLOCCO cosiddetto ‘BLOCCO GENESIS’ generato il 3 gennaio 2009, ogni 10 minuti le nuove transazioni avvenute nella Rete Bitcoin sono raccolte in un nuovo blocco, il nuovo blocco viene validato e viene aggiunto alla catena di blocchi. Come si trattasse di un treno la cui motrice è il ‘Blocco Genesis’ e ogni 10 minuti un nuovo vagone vi si accoda

Ogni transazione, ogni scambio di Bitcoin, quindi ogni passaggio di proprietà di un Bitcoin, una volta validato viene inserito in un Blocco e registrato contemporaneamente presso tutti i nodi della rete. E la transazione non è modificabile. Non si torna indietro.

La Blockchain contiene quindi per ogni Bitcoin esistente la storia di ogni suo passaggio di proprietà sin dalla sua origine.

E’ chiaro che UN SINGOLO Bitcoin DEVE ESSERE SEMPRE ASSOCIATO AD UN SOLO INDIVIDUO, OCCORRE evitare la duplicazione della proprietà e di questo la Blockchain è garante assoluto.

Per approfondire BLOCHCHAIN clicca qui

 

IRREVERSIBILITA

Non si torna indietro. Una transazione eseguita in Bitcoin non può essere annullata. Questa è al contempo caratteristica cruciale e limite. Certamente cambia il paradigma delle negoziazioni mettendo in posizione di vantaggio i venditori e non gli acquirenti.

Di conseguenza è bene prestare grande attenzione alla controparte in affari. Oltretutto è sufficiente un errore nella digitazione del codice destinatario (identificativo del venditore di turno) per dare il via ad una transazione irreversibile in assenza di autorità che possano risolvere controversie.

Il sistema rendo molto più difficile la frode. L’irreversibilità delle transazioni comporta inoltre commissioni molto più convenienti e costi amministrativi più bassi.

 

NUMERO LIMITATO

Il Bitcoin potrà essere emesso (creato, ‘minato’)  in quantità limitata e prestabilita sin dalla sua origine. L’algoritmo che ne governa ogni processo prevede infatti che il numero massimo di Bitcoin emettibile sia pari a 21 milioni.  A titolo di cronaca, stando alle stime, questo numero dovrebbe essere raggiunto nel 2140

Secondo uno studio dell’Università Ca Foscari di Venezia nel 2013 era stata generata la metà dei Bitcoin, nel 2017 i tre quarti … e così ogni 4 anni vengono e verranno generati la metà del numero di Bitcoin mancanti al raggiungimento dei 21MLN previsti

Si tratta di condizione contraria rispetto a quanto accade alle monete tradizionali che ormai le Banche Centrali possono emettere in quantità illimitata.

L’economista statunitense Krugman sostiene nel settembre 2011 che Bitcoin ha di fatto ricreato nel suo mondo privato una sorta di GOLD EXCHANGE STANDARD, sistema in cui l’erogazione di moneta è fissa (rappresentativa della quantità di oro presente nella Banca centrale) invece che soggetta ad essere incrementata dalla semplice stampa di altra moneta. Questa condizione era propria delle monete FIAT fino al 15 agosto 1971 quando il presidente americano Nixon poneva fine alla convertibilità del dollaro in oro, cancellò il GOLD EXCHANGE STANDARD determinando l’inizio di una nuova era monetaria

Dalla quantità limitata di Bitcoin deriva l’impossibilità che il Bitcoin perda valore, o meglio capacità di acquistare beni e servizi, a seguito di generazione di nuova moneta e quindi di inflazione

Ma è pur vero che se da un lato non si può andare oltre al numero di Bitcoin previsto, dall’altro si possono generare infinite criptovalute

 


CRITICITA’

Instabilità del valore. Il primo dei rischi da prendere in considerazione è l’altissima volatilità. Da luglio 2010 ad oggi nel 93% dei giorni il valore di Bitcoin è lontano dai massimi, e quando ha perso valore ha registrato drowdown medi del -48%.  Questo significa che fino ad oggi, statisticamente, ogni volta che ha raggiunto un picco di valore, si è immediatamente ridimensionato, e lo ha fattoperdendo mediamente il 48% del suo valore.

La guerra alle criptovalute da parte degli stati che vi vedono una minaccia alla loro sovranità monetaria e il rischio che queste siano capaci di sostituirsi alla moneta negli usi comuni. Per questo un problema può essere costituito dalla regolamentazione del settore, con obblighi da osservare, tributi da pagare e divieti da rispettare. Con il Bitcoin verrebbe meno la capacità delle Banche centrali di realizzare obiettivi sociali ed economici.

Gli EXCHANGE (piattaforme di scambio, vedremo nella sezione COME ACQUISTARE BITCOIN più in dettaglio di cosa si tratta). ‘Investire’ in Bitcoin attraverso un Exchange può essere rischioso.  Quando si parla di truffe, Wallet spariti, Bitcoin sottratti, si fa riferimento a casi che hanno riguardato gli Exchange. Sono gli Exchange che risultano violabili e non come si può pensare la BLOCKCHAIN. Nelle transazioni elettroniche in Bitcoin il pagamento del corrispettivo risulta non contestuale al trasferimento di Bitcoin. Le piattaforme si sono quindi organizzate per detenere loro stesse i Wallet (portafogli) dei clienti. La tecnologia utilizzata dagli Exchange non è però così inviolabile (è naturale se si pensa che gli hacker hanno violato il sistema del Pentagono) e quindi il Bitcoin (che poi altro non è che un codice criptato) rischia di essere ‘rubato’.
Alla fine di gennaio del 2018 è stato reso pubblico il maggiore furto nella recente storia delle criptovalute : un attacco hacker alla piattaforma giapponese di scambio Coincheck, con una perdita stimata in quasi 430 MLN di euro. Col passare del tempo il grado di sicurezza è senza dubbio aumentato, anche ma non solo grazie a forme di protezione assicurative

La Legislazione in materia ancora inesistente nella maggior parte dei paesi, come nell’Unione Europea dove si può dire ci si trovi in fase progettuale. Si sono attivati paesi come Canada, Cina, Corea dove è stata introdotta una forma di tassazione, o il divieto dell’anonimato dei portafogli virtuali. Fino a quando non ci sarà precisa regolamentazione Bitcoin e le altre valute virtuali saranno semplici rappresentazioni digitali di un valore, non assimilabili alle monete né legali né elettroniche. Cosa sono (o saranno) davvero lo scopriremo solo nel futuro.

Il Numero di transazioni gestibile è decisamente inferiore rispetto a quello del sistema di pagamento tradizionale. La rete Bitcoin potrebbe già elaborare un maggiore numero di transazioni al secondo, rispetto a quanto riesce a fare oggi. Tuttavia, non è del tutto pronta per salire al livello delle maggiori reti di carte di credito. In teoria la velocità massima è di 7 transazioni al secondo, ma in media la Blockchain ne processa 3 o 4. Visa, in un secondo, elabora 24.000 tansazioni.
Il numero di transazioni del Bitcoin è penalizzante anche nei confronti di altre criptovalute quali Ethereum (20 per sec), Litecoin (56 per sec), EOS (2800 per sec)

Anche i Tempi di elaborazione (ricordo che i Blocchi nella catena Blockchain di Bitcoin sono aggiunti ogni 10 minuti) sono penalizzanti rispetto ai tempi delle altre criptovalute. Ethereum ad esempio ha un tempo di elaborazione di 15 secondi. Questo comporta, per Bitcoin, un notevole differimento tra momento del pagamento e la convalida dello stesso.

Alti consumi : caratteristica anacronistica in un mondo che finalmente, forse, sta compiendo i suoi primi decisi passi verso la sostenibilità. Non pare sufficiente il trasferimento delle farm in territori che offrono bassi costi energetici, anche grazie alle basse temperature che caratterizzano particolari situazioni di latitudine o altitudine. Queste attività estremamente dispendiose in termini energetici corrispondono a reali e concreti vantaggi socio-economici ?

I dati delle transazioni sono pubblici. Quindi c’è un problema legato alla privacy.  Nonostante sia possibile intraprendere azioni a protezione, a differenza di quanto affermano i detrattori di Bitcoin chi dovesse usare le criptovalute per operazioni poco lecite è molto probabile che possa essere intercettato.

  

MERCATO ILLEGALE

Spesso il Bitcoin, e non sempre a torto, è stato associato al mercato illegale, dalla droga al terrorismo, ed è stato considerato più un fenomeno di nicchia e di scarso interesse per il mondo degli affari.

Il fatto che il Bitcoin sia stato utilizzato dalla criminalità organizzata per il riciclo di denaro nasce dal fatto che la regolamentazione mondiale e le istituzioni non hanno regolamentato gli Exchange

Se fosse stata applicata la normativa antiriciclaggio sugli Exchange, essendo gli Exchange il punto di incontro tra finanza tradizionale e criptofinanza, questo non sarebbe e non sarebbe stato possibile

 

IL CASO CINA

E’ la Cina a registrare il maggior volume di transazioni in Bitcoin

Il Bitcoin è per molti cinesi un’opportunità per convertire i loro yuan al fine di impedire al governo di controllare la ricchezza prodotta dalle loro attività imprenditoriali, lecite o non lecite. Nonostante i rischi informatici. Secondo le autorità cinesi, alla luce di questo aspetto, le economie rivali Usa e Russia favorirebbero l’avanzare del Bitcoin per indebolire l’economia cinese. Per contro anche la Cina è velatamente accusata di favorire gli investimenti in Bitcoin per svalutare artificiosamente la propria moneta favorendo così le esportazioni.

 

 

COME ACQUISTARE BITCOIN

Se si posseggono Bitcoin ‘minati’ (creati, estratti) oppure se si desidera acquistare un Bitcoin, come si fa ? Come si trova la controparte ?

Occorre avvalersi delle apposite piattaforme (EXCHANGE) nate allo scopo, che permettono l’incontro tra domanda e offerta di Bitcoin a livello mondiale

Sono tanti ormai gli EXCHANGE. Cito CONIO, BINANCE, COINBASE, E-TORO, BITSDAQ, BITMEX, YOBIT, KRAKEN, e tante altre

Gli EXCHANGE guadagnano una % sulle transazioni. Possono essere centralizzati se il conto in Bitcoin (Wallet) deve essere detenuto presso lo stesso Exchange oppure decentralizzati in caso contrario

Si può dire siano il luogo di incontro tra la finanza tradizionale e la criptofinanza

Per acquistare un Bitcoin ci si può rivolgere quindi ad una di queste piattaforme, si versa il corrispettivo in moneta fisica e si avrà il proprio Bitcoin parcheggiato nel proprio nuovo portafoglio virtuale (Wallet), pronto per essere monitorato, utilizzato per acquisti o venduto all’occorrenza.


 Per ottenere un ‘Portafoglio Bitcoin”, ad esempio attraverso la piattaforma CONIO (https://www.conio.com/it/ ),è semplicissimo

E' sufficiente :

  • Scaricare l'app di Conio gratuitamente sullo smartphone 
  • Aprire la APP appena scaricata
  • Inserire il proprio indirizzo email
  • Inserire una propria password
  • Accettare Termini e Condizioni del servizio 
  • Confermare l’indirizzo email
  • Completare il profilo con
    • Documenti e Fotografia : sarà sufficiente fare due fotografie alla carta di identità fronte retro (o altro documento) e poi un selfie al proprio viso
    • Inserimento del codice fiscale
    • Inserimento del proprio Indirizzo di residenza

A questo punto CONIO entro due giorni lavorativi effettuerà le dovute verifiche e attiverà il Wallet

 

Si può però anche operare in FUTURE

Si può operare in modo più ‘tradizionale’ attraverso ETF o ETN

Si può operare attraverso strumenti derivati, quali i certificates

Si può operare attraverso Hedge Funds

 

Oltre all’acquisto diretto in piattaforma, oggi la via più semplice per un investitore retail è l’acquisto di un etf in grado di replicarne al meglio l’andamento. A fronte di un maggior costo di negoziazione/gestione (oserei dire assolutamente irrilevante considerando le oscillazioni di valore del Bitcoin) c’è una maggior sicurezza eliminando completamente il rischio ‘hackeraggio’ e beneficiando dei vantaggi legati alla negoziazione in mercati regolamentati

Di seguito un grafico che confronta l’andamento del cambio Bitcoin/USD (normalmente riconosciuto come prezzo del Bitcoin) e del Bitcoin Tracker EUR XBT Provider (SE0007525332), ETF quotato alla borsa di Stoccolma 

 

  

FUTURO e ATTENZIONE DELLE ISTITUZIONI

Si tratta di una bolla? E’una occasione imperdibile?

Dopo i tulipani, le compagnie del Mississipi, il ’29 e il 2000 … cosa dobbiamo attenderci ?

Abbiamo visto una incredibile ascesa nel 2017, un crollo nel 2018 e recentemente una nuova impennata che l’ha condotto ai massimi di sempre, per distacco, e quindi un nuova repentina discesa

Per Buffet il Bitcoin è uno scherzo, è veleno per topi, per Taleb è l’inizio di qualcosa di grande

Ancor oggi non è dato sapere se il Bitcoin assumerà il ruolo di moneta disintermediata e dematerializzata pensata dal suo ideatore. Non sappiamo se il ruolo toccherà al Bitcoin o ad un’altra criptovaluta e neppure se quel ruolo verrà ricoperto

Stiamo per altro assistendo ad un fenomeno per cui, al fine di trovare nuove modalità per finanziare le spese pubbliche, gli stati si stanno attrezzando allo scopo di emettere una moneta virtuale statale.  In competizione quindi diretta con le valute digitali private,  ma emesse non più su base fiduciaria ma su base reale, cioè tramite un diretto aggancio a beni concreti, di sicuro valore di mercato, come idrocarburi o metalli preziosi.

La fiducia nelle criptovalute sembra però crescere anche in quanto riserve di valore .
il 36% di big player finanziari pare possieda già asset crypto.
Il Bitcoin è nei portafogli di investimento di grandi società che lo vedono come asset capace di contrastare inflazione e svalutazione monetaria.

Cresce la confidenza sul fatto che la criptovaluta, col tempo, aumenterà sensibilmente di valore.
Secondo la società di ricerca crypto Messari circa 81.154 Bitcoin, lo 0,5% del supply totale, si trovano nelle tesorerie delle società quotate in Borsa. E le stesse società continuano a investire pesantemente in progetti di ricerca e sviluppo a tema.

Nascono soluzioni di custodia rivolte agli investitori istituzionali, istituzioni finanziare che offrono servizi di trading in valute virtuali. I maggiori attori, tra banche, gestori patrimoniali e depositari qualificati, stanno predisponendo il lancio di nuovi prodotti e servizi crypto di livello istituzionale
Aumentano gli standard qualitativi adottati dagli Exchange a protezione del denaro degli investitori contro furti o appropriazioni indebite.

Annunci di Tesla, rumors su Mastercard e Apple, Bank of New York Mellon che dichiara che lavorerà con i Bitcoin. La banca americana ha infatti comunicato che accetterà nella sua rete le criptovalute : un nuovo team di lavoro assicurerà la fornitura di servizi bancari di custodia ed amministrazione ai clienti che decideranno di convertire in Bitcoin ed altre valute cripto, la loro liquidità

La Consob, nel mese di febbraio 2020, ha indetto una riunione sul tema Blockchain con alcuni banchieri chiave invitati (l’AD Mossa di Banca Generali tra i pochi).

Tutto attraente, incoraggiante, ma come ignorare chi continua a definire un bluff il Bitcoin ?

 

 

BITCOIN E ALTRE CRIPTOVALUTE

Nel mondo ci sono oggi migliaia di criptovalute, ognuna con la sua Blockchain (vedi elenc ocompleto  su INVESTING.COM )

Ho precedentemente elencato alcune criticità che caratterizzano Bitcoin

Una delle ragioni che porta al nascere di nuove criptovalute è proprio il tentativo di ovviare a tali criticità

Sono ad esempio allo studio piattaforme che utilizzano algoritmi di validazione delle transazioni meno dispendiosi

E allo stesso modo sono state realizzate ed altre sono allo studio piattaforme che migliorano l’aspetto della privacy. Proprio riguardo alla privacy, ad esempio, Bitcoin e ETHEREUM offrono la pseudonimia cioè gli indirizzi dei proprietari di Bitcoin non sono associati a precise identità ma gli scambi sono tracciati e si può ottenere informazioni circa la loro disponibilità di valuta e le loro relazioni economiche. Conosciuto un indirizzo di un attore è possibile vedere tutte le sue transazioni. Con MONERO, per citare altra criptovaluta, al contrario non si può risalire al ricevente, si può determinare il gruppo di appartenenza di un individuo ma non la sua identità. Altre piattaforme non rivelano invece indirizzi

Allo stesso modo sono nate ed altre sono allo studio piattaforme basate su linguaggi di programmazione più efficienti. Proprio ETHEREUM nasce per ovviare ai limiti al linguaggio di scripting proprio di Bitcoin
E infatti Ethereum è la piattaforma più utilizzata per lo sviluppo degli SMART CONTRACT la cui esistenza è strettamente legata alla tecnologia BLOCKCHAIN. Quello degli SMART CONTRACT è uno degli sviluppi più concreti. Un banale esempio di Smart Contract : un ‘individuo’ che stipula una polizza di rimborso automatico in caso di ritardo del suo volo. L’’individuo’ e la compagnia registrano sulla BLOCKCHAIN uno Smart Contract della polizza. Se il volo atterrerà in ritardo lo Smart Contract dopo averne ricevuto l’informazione avvierà automaticamente il pagamento. Tutto immediato. Nessuna necessità di intervento delle compagnie o di altri intermediari.

Ethereum possiede quasi tutte le caratteristiche di Bitcoin, ma purtroppo anche molti limiti del Bitcoin: elevato consumo di energia, scarsa tutela della privacy e scarsa frequenza delle transazioni.
Altre piattaforme (da Primecoin a Ripple, da Iota a Zcash) sono state realizzate allo scopo di migliorare tali caratteristiche

Ci sono poi criptovalute legate a particolari e specifici progetti
Solitamente tali criptovalute nascono con lo scopo di recuperare i fondi necessari per la partenza e lo sviluppo di un progetto. Si tratta di operazioni conosciute come ICO (INITIAL COIN OFFERING)
Accade ad esempio che nasca l’idea di un progetto. Occorre reperire i necessari finanziamenti. L’ideatore del progetto offre una nuova criptovaluta in cambio di denaro fisico. Il denaro fisico servirà allo sviluppo del progetto. Gli investitori, nel tempo potranno essere remunerati con la stessa criptovaluta, che potrà magari essere utilizzata per l’acquisto di nuovi servizi originati dal buon esito del progetto. E se il progetto avrà successo magari anche la stessa criptovaluta comincerà ad avere un proprio mercato

E’ un sistema utilizzato soprattutto da StartUp e ricorda quanto accade con la quotazione in borsa di una società e l’emissione di azioni. Certo è diverso per i diritti in capo ad un’azione e quelli in capo ad una criptovaluta, certo è diverso per la scarsità o assenza di regolamentazione

 

 

CURIOSITA'

 

Date le difficoltà tecniche e le risorse richieste, sono nate vere e proprie società la cui attività è la creazione di Bitcoin. I loro grandi centri di elaborazione spesso si trovano in zone di montagna o in zone nel mondo che godono di basse temperature. Questo perché la grande potenza di calcolo richiesta genera una importante produzione di calore che richiederebbe ulteriore impiego di energia per l’opera di raffreddamento.

L'energia annualmente consumata dalla rete Blockchain di Bitcoin è stimata in 121 TWh pari al consumo annuale di un intero paese come l'Argentina. I moderni sistemi per il mining raggiungono a regime temperature vicine ai 90° centigradi. Alcuni studi indicano che il Bitcoin potrebbe provocare da solo un aumento della temperatura globale di circa 2° suscitando parecchie perplessità in ragione della sostenibilità ambientale

Il 22 maggio 2010 la prima transazione in Bitcoin. In Florida attraverso un social un ragazzo cerca una controparte interessata a recapitarle presso la sua abitazione due grandi pizze in cambio di 10.000 Bitcoin. Le due pizze vengono consegnate e i Bitcoin vengono trasferiti sul Wallet del volontario. In questi giorni, quelle due pizze hanno assunto un valore pari a 460 MLN di USD.

Nel maggio 2020 era molto atteso l’evento previsto di riduzione della ricompensa ai MINATORI per l’ESTRAZIONE del Bitcoin (operazione conosciuta col temine "halving") , che passava dai precedenti 12,5 Bitcoin per ogni blocco validato agli attuali 6,25 BITCOIN. Di fatto non accadde nulla in quanto nel mese di maggio il Bitcoin mantenne un valore relativamente stabile (tra i 9000 e i 10000 USD), uguale a quello che denunciava a febbraio dello stesso anno e che si mantenne pressappoco tale fino a ottobre 2020

Il Wallet Bitcoin, il deposito digitale del possessore di Bitcoin,  ha un indirizzo identificato da un codice alfanumerico che possiede tra i 25 e i 36 caratteri tra numeri e lettere; è l'unico dato da comunicare per ricevere un pagamento che godrà di un certo grado di anonimato. Occorre fare molta attenzione nella trasmissione del codice alfanumerico in quanto eventuali errori non consentono di annullare l'operazione e causano la perdita del ‘denaro’

Si trova a Rovereto, in via Rialto 16 il primo negozio italiano di Bitcoin. Si chiama Comproeuro e così come i Comprooro fanno con il metallo prezioso, ritira Euro in cambio di Bitcoin. Non essendo una moneta fisica, viene data all’acquirente una card rappresentativa della criptovaluta.

Ancora a Rovereto ci sono oggi una trentina di attività che accettano Bitcoin quale mezzo di pagamento. Erano ben di più ma l’alta volatilità ha fatto tornare qualcuno sui propri passi.  Incassano Bitcoin ed emettono fattura in euro. Qualcuno paga i dipendenti con la criptovaluta. Una piccola Bitcoin Valley … che annovera tra gli aderenti vari locali, pizzerie, parrucchieri, ottici, dentisti, autoscuole …

Si trovano ormai siti e APP che contengono elenchi di negozi, fisici o on line, e l’evidenza di servizi che possono ormai essere pagati in Bitcoin

Alcuni esempi :

Il sito https://coinmap.org/

Le APP Bitcoin ATM Map e Qui Bitcoin




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Roberto Ferracin

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