#22 LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA


PREMESSA

La crisi del 2018, il COVID, il conflitto russo ucraino, in ultimo Israele. Anni non semplici, anche in ambito finanziario

Per risparmiatori, investitori, per coloro che della consulenza finanziaria ne fanno una professione, un nuovo banco di prova

 Dopo aver attraversato tante criticità, se non lo si è fatto prima, è davvero questo il momento di chiedersi se la strada percorsa in materia di risparmio / investimenti sia stata quella corretta e se si possa o no proseguire sulla medesima

 

Se rimpianti, rimorsi, tensione, sconforto, perdita di fiducia la fanno da padrone la risposta è no. 

Come diceva Albert Einstein “Follia è fare sempre la stessa cosa e aspettarsi risultati diversi.”

 

A prescindere dalle performance positive o negative conseguite, il risparmiatore / investitore, deve poter mantenere la dovuta serenità e tranquillità, consapevole delle scelte fatte e fiducioso che gli obiettivi precedentemente definiti, potranno essere raggiunti

Ma se rimpianti, rimorsi, tensione, sconforto, perdita di fiducia la fanno da padrone a seguito dei risultati (presumibilmente negativi) conseguiti, come si potrà, in futuro, affrontare con serenità un periodo altrettanto negativo?

 

Con la corretta PIANIFICAZIONE FINANZIARIA


 

 

COS’E’ LA PIANIFICAZIONE FINANZIARIA

Rimpianti, rimorsi, tensione, sconforto, perdita di fiducia …sono spesso figli di un errato approccio al risparmio / investimento.

La gestione del proprio patrimonio finanziario (ma non solo) dovrebbe essere finalizzata al raggiungimento di specifici obiettivi. Primo passo, quindi, DEFINIRE GLI OBIETTIVI. Definiti gli obiettivi, a ciascuno di essi potrà essere destinata una “porzione” del proprio PATRIMONIO FINANZIARIO: tante “porzioni” quanti sono gli obiettivi da raggiungere. Ciascuna “porzione” dovrà vedere utilizzati STRUMENTI adeguati e funzionali al raggiungimento di QUELLO specifico obiettivo. Se gli obiettivi sono molteplici, probabilmente ciascuno di essi richiederà un TEMPO diverso per essere raggiunto.

 

OBIETTIVO --> TEMPO NECESSARIO --> PATRIMONIO FINANZIARIO DEDICATO --> STRUMENTI IDONEI

 

 

QUELL’UNICO “CALDERONE”

La suddivisione in “porzioni” non necessariamente richiede la suddivisione ‘fisica’ del patrimonio finanziario in più ‘contenitori’ (dossier titoli, conti correnti, gestioni, polizze …), ma certamente la suddivisione fisica semplifica il compito.

Si pensi al tipico “calderone”, contenente una moltitudine di strumenti finanziari di varia natura, con orizzonti temporali diversi, con diverso livello di rischio. Il tutto a creare un orizzonte temporale medio di portafoglio, un livello medio di rischio, e a rendere assolutamente secondario il ruolo che i singoli strumenti ricoprono al fine del raggiungimento degli specifici obiettivi.

Soprattutto quando si attraversano fasi di mercato complesse, diventa difficile per il risparmiatore / investitore non giudicare il “calderone” nella sua interezza, perdendo di vista la funzione che i singoli strumenti (o gruppi di strumenti) dovrebbero avere, e per la quale sono stati utilizzati

E così accade che a certi strumenti, in origine scelti per rispondere a esigenze di breve termine consapevolmente rinunciando a potenziali alte performance, non venga riconosciuto il raggiungimento o il corretto procedere verso il loro obiettivo solo perché la performance complessiva del “calderone“ è negativa. E poco importa se lo sia perché condizionata dai risultati pesantemente negativi di quegli strumenti, in origine e al contrario, scelti per rispondere a esigenze di lungo / lunghissimo periodo.

La percezione è quella di una TOTALE negatività. Non si è in grado di riconoscere e apprezzare gli obbiettivi raggiunti da alcuni strumenti, non si è più in grado di riconoscere ad altri strumenti la loro natura di investimento a lungo termine

 

Torniamo più professionalmente a parlare non di “calderone” ma di portafoglio di investimento. In assenza di PIANIFICAZIONE finanziaria si hanno spesso portafogli di investimento che risultano confusi e privi di direzione, nei quali i vari strumenti sono confluiti nel tempo a fronte di scelte, magari ponderate e radicalmente corrette, che poi risultano non più riconoscibili

 

Tutto ciò può condurre a comprensibili stati di insicurezza, ansia , tensione. Può, in momenti di incertezza o turbolenza dei mercati, dar vita a quell’impulso naturale di disinvestire e di attendere tempi migliori, dimenticando che un tale atteggiamento può portare con sé rischi addirittura maggiore di quelli legati alle oscillazioni dei mercati (la storia ci racconta che perdere pochi giorni di rialzo delle quotazioni è sufficiente per distruggere la performance dei propri investimenti)

 

 

DARE UN TEMPO E UN NOME AL DENARO

Ma cosa c’è alla base di questa (frequente) situazione ? Spesso c’è la mancanza di attitudine delle persone alla PIANIFICAZIONE 

Una sorta di miopia finanziaria difficile da correggere che rischia di penalizzare anche i progetti di vita più importanti

Lo stesso consulente, se non sensibilizza il risparmiatore / investitore su questo argomento deve recitare un “mea culpa”

 Per superare o comunque limitare le difficoltà nel pianificare è quindi necessario DARE UN TEMPO ED UN NOME AL DENARO. Occorre pianificare attraverso un metodo condiviso tra consulente e risparmiatore / investitore che non venga messo in discussione ogni momento in base a fattori emotivi o di mercato.
 Per costruire un corretto piano finanziario è opportuno rendere espliciti, fissare inesorabilmente, gli obiettivi delle scelte.

 

Il consulente riveste un ruolo fondamentale. Deve affiancare il risparmiatore / investitore nel definire, nel mantenere, nell’aggiornare nel tempo, una strategia di PIANIFICAZIONE finanziaria evitando scelte dettate esclusivamente dall'emotività. 

 

Occorre identificare i BISOGNI. Un corretto processo di PIANIFICAZIONE permette di individuare i vari bisogni che rientrano in una delle aree

  • Protezione
  • Previdenza
  • Investimenti

I vari BISOGNI daranno vita a OBIETTIVI da raggiungere. Il processo permette poi di destinare a ciascuna obiettivo i giusti STRUMENTI, Questi strumenti dovranno mantenere la loro identità e distinguibilità nel TEMPO. Gli obiettivi dovranno essere monitorati perchè nel tempo essi stessi potranno cambiare. Il MONITORAGGIO dei singoli strumenti e gli eventuali interventi a correzione dovranno essere funzionali agli obiettivi ai quali gli stessi sono dedicati. 

 

La definizione degli obiettivi è fondamentale per la scelta degli strumenti da utilizzare

Gli strumenti a breve termine devono dare risposte nel breve, gli strumenti a lungo termine è sufficiente diano risposte nel lungo, a prescindere dalle difficoltà che nel tempo potranno e dovranno affrontare

 

Cito una famosa frase di Warren Buffett :
 “Non conta prevedere la pioggia, quello che conta è costruire l'Arca”

 

 

 

LA PIRAMIDE FINANZIARIA

Torniamo alla nostra PIRAMIDE finanziaria

Tutte le esigenze del risparmiatore / investitore trovano una risposta nelle sei aree (“porzioni”) della piramide.


 

PROTEZIONE

Proteggere il proprio patrimonio, tutelare dai rischi beni e persone. Proteggere beni e persone dal “non si sa mai” è spesso la chiave per liberare parte della “porzione” LIQUIDITA’ e destinare parte di quel patrimonio finanziario ad investimenti di più lungo periodo.

Spesso una polizza assicurativa permette a fronte di un costo modesto, di disporre del capitale necessario all'insorgere di un evento imprevisto 

In Italia siamo spesso sottoassicurati (vedi "#12 ACCUMULARE LIQUIDITA’ E’ LA MIGLIOR SOLUZIONE PER IL ‘NON SI SA MAI’ ?")

Questo è un problema soprattutto alla luce di alcuni trend come

  • Invecchiamento popolazione
  • Maggiore discontinuità lavorativa
  • Fattori ambientali e climatici (eventi atmosferici imprevisti sempre più frequenti)

Tutti elementi che rendono imprescindibile il bisogno di protezione e che hanno modificato in questi ultimi anni le logiche della PIANIFICAZIONE finanziaria

 

LIQUIDITA

Gli italiani sono grandi risparmiatori da sempre. La liquidità ha raggiunto cifre record

Si risparmia soprattutto per far fronte a spese e eventi imprevisti (il cosiddetto “NON SI SA MAI” ,  vedi "#12 ACCUMULARE LIQUIDITA’ E’ LA MIGLIOR SOLUZIONE PER IL ‘NON SI SA MAI’ ?" , obiettivo condivisibile ma discutibile. Se ben si utilizza la PROTEZIONE aumentano di fatto le nostre disponibilità e siamo meno vulnerabili. Gli eventi imprevisti possono avere sulle nostre vite un grande impatto economico, e spesso accade che quanto accantonato per il “NON SI SA MAI” non sia in realtà sufficiente.

 

RISERVA

Ci sono eventi che non solo non è possibile prevedere, ma non è possibile proteggere.

Ecco che la riserva costituisce una risposta a queste esigenze. Si tratta tendenzialmente di investimenti a breve/medio termine, che occorre, in attesa dell’emergere di nuovi bisogni, proteggere dall’inflazione


PREVIDENZA

Pensare al domani, al momento nel quale il nostro reddito verisimilmente diminuirà. Quale tenore di vita desideriamo assicurarci dal momento in cui lasceremo la vita professionale ? La risposta ci dirà quali accorgimenti dovremmo sin da subito adottare in tema previdenziale


INVESTIMENTO

Si tratta di quella parte di patrimonio finanziario che possiamo permetterci di conservare senza precisa destinazione d’uso oppure destinare a specifici obiettivi di medio lungo termine (logica di PIANIFICAZIONE finanziaria). Esempi : il matrimonio dei figli o dei nipoti, il raggiungimento della loro maggiore età, il finanziare un percorso di studi, l’accantonare per quando si raggiungerà l’età pensionabile, per un viaggio … E’ buona cosa, definiti gli obiettivi di TEMPO, far crescere nei limiti del possibile questa parte del patrimonio finanziario.


EXTRA RENDIMENTO

Una parte residuale del patrimonio finanziario può essere assoggettata a maggiori rischi. Si tratta di investimenti a lungo termine, soggetti probabilmente ad elevata volatilità, in grado di incorporare rendimenti potenzialmente elevati. Criptovalute, trend di lungo periodo (temi quali intelligenza artificiale, sostenibilità, digitalizzazione, robotica …). Un errore ricorrente è quello di destinare al EXTRA RENDIMENTO una fetta troppo grande del proprio patrimonio finanziario

 

 

Le considerazioni che danno luogo alla corretta composizione delle sei aree della piramide, devono tener conto di alcuni fattori che stanno mutando nel tempo. Il mondo del lavoro è profondamente cambiato, così come le abitudini familiari, le aspettative di vita, le esigenze della terza età. E l’evoluzione è in corso. 

Quella che sarebbe stata una corretta PIANIFICAZIONE FINANZIARIA qualche decennio fa oggi non ha più motivo di essere. 

Solo da una attenta valutazione del “LIFE CYCLE” (ciclo di vita) ne può scaturire una buona pratica di PIANIFICAZIONE

 

 

 

CONCLUSIONI

Con una corretta PIANIFICAZIONE FINANZIARIA, quando saranno stati definiti gli OBIETTIVI, quando gli obiettivi saranno stati correttamente collocati nel TEMPO, quando avremmo assegnato a ciascun obiettivo la corretta quota di PATRIMONIO FINANZIARIO, quando avremo individuato gli STRUMENTI più idonei a raggiungere ciascun obiettivo … le crisi economiche , le pandemie, i conflitti, non alimenteranno più nel risparmiatore / investitore rimpianti, rimorsi, tensione, sconforto e perdita di fiducia

 

Il risparmiatore / investitore, accompagnato, al bisogno, dal suo consulente di fiducia, potrà vivere con serenità e con un sano distacco gli eventi che il mondo ha sempre riservato e che sempre riserverà.

Lo sguardo costantemente rivolto alla META, coscienti che il VIAGGIO sarà tormentato da sorprese.

MONITORANDONE l’andamento e apportando le MODIFICHE via via richieste, la meta, quindi gli OBIETTIVI, saranno tranquillamente raggiunti




Se hai accantonato denaro secondo le tue possibilità ma temi potrebbe non essere sufficiente a fronte di eventi particolarmente gravi, oppure se i tuoi accantonamenti per il NON SI SA MAI comportano l’immobilizzo di cifre importanti, oppure se il tuo patrimonio finanziario è 'organizzato' in QUEL "calderone" e desideri fare ordine, oppure se non hai mai riflettuto sui tuoi OBIETTIVI e quindi non hai adeguato ad essi i tuoi investimenti, ma soprattutto se sei alla ricerca di maggior serenità in ambito finanziario, non esitare a contattarmi utilizzando il form a fondo pagina oppure utilizzando i contatti presenti nell’apposita sezione. L’informazione e il confronto sono il pane della consapevolezza



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Roberto Ferracin

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 520 

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