#4 FINE ANNO : LE MINUSVALENZE MERITANO ATTENZIONE

Faccio riferimento alla sola componente finanziaria del patrimonio, e specificatamente alla tassazione delle rendite finanziarie, nel caso più diffuso del regime del risparmio amministrato


Ogni anno occorre verificare la presenza di minusvalenze in scadenza

Quello delle minusvalenze è uno degli aspetti legati agli investimenti ai quali non si presta spesso la dovuta attenzione. Se non sono gli intermediari, o i consulenti, a monitorare e quindi analizzare ogni anno la situazione fiscale del cliente, è il cliente che dovrebbe chiederne l’evidenza.

La domanda che ogni anno (e non necessariamente a fine anno) ciascun investitore deve porsi è :

“Negli ultimi 4 anni ho venduto strumenti finanziari in perdita ?”

“Le minusvalenze generate con quella vendita sono state compensate negli anni successivi ?”

La risposta ovviamente deve venire dall’intermediario

Se la compensazione non è avvenuta o è avvenuta solo parzialmente occorre prestare attenzione.

Occorre verificare in quale anno le minusvalenze presenti nel proprio ‘zainetto fiscale’ sono state generate

Gli intermediari sono in grado di presentare un prospetto analogo a quello che segue, evidenziante le minusvalenze generate negli ultimi 5 anni compreso quello in corso



Minusvalenze 'perdute'

L’anno in corso è il 2020.

Per l’anno 2016 si evidenzia un residuo pari a 5040,60 euro di minusvalenze non compensate negli anni successivi

Il 2020 (quarto anno successivo al 2016) è l’ultimo anno utile per la compensazione

Se le minusvalenze del 2016 non vengono compensate entro il 31/12/2020 andranno perdute


Cosa significa ‘perdere' le minusvalenze’ ?

Una minusvalenza accantonata, se compensata, permette di non pagare le imposte su una plusvalenza successivamente generata e di ammontare pari alla minusvalenza stessa.

Un esempio : nel caso sopra esposto se , entro il 31/12/2020, si vendono strumenti (tra quelli utili per la compensazione) che stanno realizzando un guadagno di 5000 euro, su questi 5000 euro non sarà dovuta alcuna imposta.

 Se l’anno di origine della minusvalenza è quindi il quarto anno precedente (esempio, ci troviamo nel 2020 e le minusvalenze sono state originate nel 2016) dobbiamo affrettarci per intraprendere, laddove possibile, azioni volte alla loro compensazione.


Come compensare le Minusvalenze

Quali azioni possiamo intraprendere per poter compensare le minusvalenze ?

Vendere strumenti in guadagno


Con quali strumenti compensare le Minusvalenze

 Due le particolarità :

 Non tutti gli strumenti, seppure generanti un guadagno, possono essere utilizzate per la compensazione delle minusvalenze,

I redditi prodotti dagli strumenti finanziari sono infatti divisi tra i cosiddetti ‘Redditi di Capitale’ e i ‘Redditi Diversi’. Solo i ‘Redditi Diversi’ possono compensare le minusvalenze accantonate. Quindi solo gli strumenti che generano ‘Redditi Diversi’ sono utili ai fini della compensazione fiscale

Lascio l’approfondimento Redditi di Capitale vs Redditi Diversi ad altra occasione.

Mi limito a presentare la tabella che segue che chiarisce il comportamento di ciascun strumento finanziario in materia di minusvalenze e plusvalenze.



Come leggere la tabella : Le MINUSVALENZE possono essere prodotte da AZIONI, BOND, FONDI, ETF, CERTIFICATI. Tali minusvalenze possono essere compensate da “Plusvalenze su bond”, “Plusvalenze su Azioni” , “Plusvalenze su ETC” , “Plusvalenze su Derivati”, “Plusvalenze su Certificates” …

 Per quanto riguarda le “Plusvalenze su azioni” occorre citare il deverso trattamento fiscale (non scenderò qui nel merito) nel caso si configuri una ‘Partecipazione qualificata’

 Alcuni strumenti finanziari prevedono diversa tassazione

In particolare titoli di stato e sovranazionali prevedono una tassazione al 12,50%, mentre gli altri strumenti prevedono una tassazione al 26%

La conseguenza è che per un titolo di stato in plusvalenza, nel momento in cui viene venduto, se sono presenti minusvalenze compensabili, la compensazione avviene in modo proporzionale alla tassazione : il valore della minusvalenza compensata sarò abbattuto del 48,08% (che è la differenza tra 26% e 12,5%)


E' davvero conveniente compensare le Minusvalenze ?

Nel caso sopra esposto, 5000 euro di minusvalenze compensate permettono di NON PAGARE IMPOSTE per un valore pari a 1.300 euro; Semplicemente si pensi ad un risparmio fiscale di 260 euro ogni 1.000 euro di minusvalenze compensate.


Maxi cedola e vendite 'forzate'

Se non si è provveduto o non c’è stata possibilità di compensare minusvalenze prossime alla scadenza, è uso ormai da parte di varie società emittenti, tipicamente avvicinandosi al fine anno, collocare Certificati che prevedono una ‘Maxi Cedola iniziale’. Essendo la Maxi Cedola considerata ‘Reddito Diverso’ può essere utilizzata per compensare minusvalenze accantonate

In casi particolarmente rilevanti può risultare persino conveniente forzare operazioni di vendita di strumenti in guadagno, per poi, eventualmente, riacquistare gli stessi titoli. E' questa una strategia che può essere utilizzata per spostare la scadenza della minusvalenza avanti nel tempo. 

Resta da verificare, caso per caso, l'incidenza del costo delle operazioni.




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Roberto Ferracin

Consulente Finanziario Iscritto all’Albo dei Consulenti Finanziari con Iscrizione Numero 520 

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